I 5 consigli per aprire un’enoteca online di successo

I 5 consigli per aprire un’enoteca online di successo

Tra vendemmia anticipata e attese positive nonostante le emergenze climatiche degli ultimi mesi, come di consueto sarà il vino il grande protagonista dell’autunno. Ma quali elementi caratterizzano oggi questo mercato, a due anni dalla
pandemia, e che numeri vanno tenuti in considerazione se si vende vino online o offline?

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Se è vero che la medaglia d’oro alla vendita online è ancora nelle mani del Regno Unito, l’Italia registra un’ingente crescita dei proventi dopo il 2020, mentre Growth Capital stima che il canale digitale diventerà sempre più centrale nella vendita e acquisto di vino e in generale di bevande alcoliche. Oggi il valore totale del vino, online e offline, è pari a € 14 miliardi (UK 15,8) in Italia, dove si registra il Cagr più alto di tutto il continente: 7,9%.
Infine, conclude l’analisi, entro il 2025 il vino nostrano varrà fino a € 19 miliardi, cifra che ci porterebbe al secondo posto del podio dopo la Francia (€ 20 miliardi)

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Ecco quindi i 5 consigli per aprire un’enoteca online, assicurandosi il successo della propria impresa digitale, senza tralasciare niente.
● Non dimenticare mai che, proprio come nel mondo fisico, il cliente ha bisogno di attenzione e considerazione: quando si sceglie di aprire un’enoteca online, una parte del lavoro dovrà essere dedicata al customer care e alla presenza di un intenditore pronto a soddisfare richieste ed esigenze dell’utente, proprio come accadrebbe in un negozio;
● Uno dei vantaggi di acquistare vino online è la comodità e la velocità che questo implica: è importante, quindi, che l’e-commerce sia all’altezza di questi requisiti, garantendo un layout semplice e intuitivo, nonché un customer journey piacevole e che invogli a tornare;
● Oltre alla qualità del vino e del servizio, occorre dedicare attenzione all’amministrazione del proprio shop online, proprio come se fosse un negozio vero. Per esempio, occuparsi di tutti gli adempimenti burocratici, tra cui: l’apertura di una Partita Iva e l’iscrizione alla Camera del Commercio, se l’attività non è correlata a un’azienda esistente, iscrizione all’INPS e la SCIA per lo sportello unico delle attività produttive (SUAP);
● Mai dimenticarsi di utilizzare strumenti di comunicazione come newsletter e conversazioni con gli acquirenti per aggiornarli su prodotti, offerte e bundling, aiutandoli in maniera consulenziale nella scelta del miglior acquisto per le loro esigenze (questo, infatti, è un aspetto che ha decretato il successo di diverse attività online);
● Molto importante, infine, fornire le informazioni legate al diritto di recesso, tutti elementi di precisione e chiarezza che contribuiscono ad aumentare il senso di fiducia nel cliente.

fonte: corriere quotidiano